Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si inserisce tra gli strumenti di deflazione della giustizia italiana ed in particolare in quel progetto di razionalizzazione delle sedi degli uffici giudiziari e di individuazione della dimensione ottimale degli uffici stessi, in relazione alla diversa ripartizione delle competenze operata con le ultime riforme approvate e da approvare. Una diversa distribuzione dei carichi di lavoro coniugata ad un maggiore collegamento al territorio sono elementi di allentamento delle tensioni delle sedi giudiziarie.
      La istituzione della corte d'appello e della corte di assise di appello di Parma risponde a tali esigenze e trova più di una motivazione in considerazioni di ordine pratico e di natura strutturale.
      La corte di appello di Bologna raccoglie attualmente le istanze di secondo grado della regione Emilia Romagna, che all'ultimo censimento contava una popolazione di circa 4 milioni di abitanti.
      Con i suoi 22.000 chilometri quadrati l'Emilia Romagna è una delle regioni più vaste d'Italia: la giurisdizione su di un territorio così ampio rende necessarie lunghe peregrinazioni da parte di utenti e di avvocati, con conseguente ed inevitabile lievitazione dei disagi e dei costi.
      L'imponente mole di lavoro non è d'altronde più compatibile con le strutture della corte di appello di Bologna.
      Una decisiva attenuazione di tali problemi deriverebbe dalla ripartizione del carico giudiziario tra due sedi di corte di appello nell'ambito della regione.

 

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      Parma fu già sede di corte di appello fino al 1923, anno in cui la corte fu soppressa per motivi legati al contesto politico dell'epoca.
      La città si trova in posizione centrale rispetto all'Emilia occidentale, alle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia: si tratta di un'area di oltre 8.300 chilometri quadrati e di oltre un milione di abitanti, dimensioni territoriali e demografiche superiori a quelle di competenza di corti di appello già esistenti.
      Per importanza storica, economica e culturale, Parma è la seconda tra i centri urbani dell'Emilia. È altresì dotata di una università, seconda per tradizione a quella di Bologna e, già in passato, è stata prescelta come sede per la sezione distaccata del tribunale amministrativo regionale.
 

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