Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si inserisce tra gli strumenti di deflazione della giustizia italiana ed in particolare in quel progetto di razionalizzazione delle sedi degli uffici giudiziari e di individuazione della dimensione ottimale degli uffici stessi, in relazione alla diversa ripartizione delle competenze operata con le ultime riforme approvate e da approvare. Una diversa distribuzione dei carichi di lavoro coniugata ad un maggiore collegamento al territorio sono elementi di allentamento delle tensioni delle sedi giudiziarie.
La istituzione della corte d'appello e della corte di assise di appello di Parma risponde a tali esigenze e trova più di una motivazione in considerazioni di ordine pratico e di natura strutturale.
La corte di appello di Bologna raccoglie attualmente le istanze di secondo grado della regione Emilia Romagna, che all'ultimo censimento contava una popolazione di circa 4 milioni di abitanti.
Con i suoi 22.000 chilometri quadrati l'Emilia Romagna è una delle regioni più vaste d'Italia: la giurisdizione su di un territorio così ampio rende necessarie lunghe peregrinazioni da parte di utenti e di avvocati, con conseguente ed inevitabile lievitazione dei disagi e dei costi.
L'imponente mole di lavoro non è d'altronde più compatibile con le strutture della corte di appello di Bologna.
Una decisiva attenuazione di tali problemi deriverebbe dalla ripartizione del carico giudiziario tra due sedi di corte di appello nell'ambito della regione.